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Microclima e qualità dell’aria

Benessere termico, valutazione del microclima

La valutazione del microclima permette di determinare lo stress termico in ambienti estremamente freddi, caldi e moderati utilizzando gli indici PMV e PPD. I principali fattori monitorati includono la temperatura dell’aria, l’umidità relativa, la velocità dell’aria e la temperatura media radiante. Questi dati sono utilizzati per assegnare un indice di comfort e discomfort attraverso il calcolo di specifici parametri.

Qualità dell’aria indoor

La valutazione del microclima non si limita solo alla determinazione dello stress termico, ma può anche includere l’analisi di altri aspetti ambientali che influenzano il benessere degli individui. Ad esempio, la qualità dell’aria indoor è un elemento cruciale che può essere monitorato attraverso la misurazione dei livelli di particolato (PM), monossido di carbonio (CO) e anidride carbonica (CO2). Questi monitoraggi sono essenziali per garantire un ambiente salubre e sicuro, soprattutto in luoghi di lavoro e abitativi.

La necessità di monitoraggio della qualità dell’aria deriva principalmente da fattori fisici, economici e sanitari.

I monitoraggi possono essere eseguiti presso:

  • Impianti meccanici;
  • Uffici e aziende del comparto industriale e sanitario;
  • Edifici strutturati per il risparmio energetico;
  • Ambienti di lavoro in deroga art. 65 D.Lgs. 81/08 e successivi seminterrati e sotterranei;

Questi dati sono fondamentali per attribuire un indice di comfort e discomfort, e per garantire che gli ambienti siano conformi alle normative vigenti e sicuri per gli occupanti. La valutazione del microclima e della qualità dell’aria indoor rappresenta quindi un aspetto cruciale per il benessere e la salute degli individui in diversi contesti ambientali.

Valutazione del rischio biologico

L’esposizione inizia con l’identificazione degli agenti biologici presenti negli ambienti di lavoro e la loro successiva classificazione in base alle normative vigenti. È possibile eseguire monitoraggi di vari agenti, tra cui allergeni, batteri, miceti e Legionella, nonché agenti sensibilizzanti, irritanti e infettanti.

Il monitoraggio microbiologico degli ambienti di lavoro e di quelli ad uso abitativo può essere effettuato attraverso campionamenti passivi e attivi, oltre al controllo ambientale delle superfici. Questi monitoraggi sono essenziali per garantire un ambiente salubre e sicuro, prevenendo potenziali rischi per la salute dei lavoratori e degli abitanti.

Inoltre, la valutazione del rischio biologico non si limita solo all’identificazione e al monitoraggio degli agenti biologici, ma include anche l’implementazione di misure preventive e correttive. Queste misure possono comprendere la sanificazione degli ambienti, l’adozione di pratiche igieniche adeguate e l’uso di dispositivi di protezione individuale (DPI) per ridurre l’esposizione agli agenti nocivi.

Infine, è fondamentale mantenere un aggiornamento costante delle valutazioni e dei monitoraggi, in modo da adeguarsi alle nuove normative e alle variazioni delle condizioni ambientali. Questo approccio proattivo contribuisce a creare un ambiente di lavoro e abitativo più sicuro e salubre per tutti.

  1. Individua della classe (o categoria) cui appartiene l’edificio in esame.
  2. Effettuazione delle misurazioni con accelerometri triassiali delle grandezze ritenute significative (spostamento, velocità e accelerazione) alle diverse frequenze nei punti più sensibili così come definiti dalla norma UNI 9614
  3. Confronto dell’entità delle misure rilevate, nei vari campi di frequenza, con quelle ipotizzate ammissibili per la categoria di struttura cui appartiene l’edificio

Possiamo eseguire monitoraggi di:

  • Allergeni, batteri, miceti e Legionella
  • Agenti sensibilizzanti, irritanti e infettanti
  • Monitoraggio microbiologico degli ambienti di lavoro e uso abitativo con campionamenti passivi, attivi e controllo ambientale delle superfici